Storia del QFD

Aggiornato il 10 febbraio 2018

Qual è la storia del QFD? Qual è stato lo sviluppo negli anni del Quality Function Deployment? Da dove deriva il termine QFD?

Cercheremo di rispondere a queste domande. La storia del  QFD inizia in Giappone alla fine degli anni sessanta, cercando di essere una nuova metodologia di sviluppo prodotto NPD (tra le attività di Total Quality Control TQM).

Le esigenze che portano alla sua nascita sono:

-cercare un modo per sviluppare un prodotto effettivamete rispondente alle richieste del cliente;

-poter stilare una chart di controllo qualità (grafico di processo QC) precedentemente alla produzione o prototipazione del prodotto.

Hin Shitsu Ten Kai – Quality Function Deployment

Mitsubishi Heavy Industries per prima, negli anni settanta, implementa una quality chart a matrice per migliorare la qualità del prodotto. Quasi contemporaneamente Akao, il padre del QFD, introduce un nuovo metodo che viene riassunto dagli ideogrammi giapponesi Hin Shitsu Ten Kai. Akao redige anche le prime linee guida di quello che con gli anni sarebbe divenuto l’attuale metodo QFD.

Toyota fa immediatamente suo il metodo. Lo applica per la risoluzione di un problema di corrosione che da tempo affligge le auto di sua produzione e ne riscontra la positiva efficacia.

Yoji Akao, Quality Function Deployment QFD
Yoji Akao

A partire dai primi anni ottanta il QFD sbarca negli Stati Uniti e in altri paesi: Akao, Kogure Masao e Yasushi Furukawa sono presenti a un seminario a Chicago a cui partecipano i rappresentanti di circa 80 aziende americane, svedesi e italiane. “Hin Shitsu Ten Kai” all’inizio è tradotto con “Quality Evolution”, ma durante il seminario viene modificato da Masaaki Imai in “Quality Deployment”. Dopo più di 10 anni di studio e sviluppo in Giappone, nell’ottobre 1983, Kogure Masao e Akao pubblicano un articolo dal titolo “Quality Function Deployment and CWQC in Japan”, sulla rivista Quality Press.

La Casa della Qualità, “House of Quality”

In Europa quando si parla di QFD spesso impropriamente si parla di “Casa della Qualità”.

Il termine “Casa della Qualità” (House of Quality, HoQ) si riferisce a una particolare matrice QFD, chiusa nella parte superiore con un “tetto” triangolare. Il nome “Casa della Qualità” nasce in Toyota Auto Body grazie alla fantasia di Tsuneo Sawada, che lo presenta nel 1979 alla conferenza della Japanese Society for Quality Control JSQC.

La “Casa della Qualità” è per il mondo occidentale il simbolo del QFD. Nel 1988 Hauser e Clausing scrivono un articolo dal titolo “La Casa della Qualità” per la Harvard Bussiness Review, che contribuisce ad aumentare la popolarità del QFD negli Stati Uniti e in Europa.

Glenn Mazur traduce il libro di Akao “Quality Function Deployment”

Nel 1990 Akao pubblica un testo sul metodo QFD: Quality Function Deployment QFD, Integrating Customer Requirements into Product Design, tradotto in inglese da Glenn Mazur. Questo testo si può considerare una “Bibbia” di riferimento sul QFD.

Il lavoro di Glenn Mazur ha permesso la diffusione del QFD che continua anche ai nostri giorni. Nel 1993 viene fondato il Michigan QFD Institute (USA), con la benedizione ufficiale di Akao. Dalla metà degli anni novanta ai primi anni del nuovo millennio vengono pubblicati più di mille case studies di applicazioni del metodo QFD in tutto il mondo.

L’Asia, geograficamente vicina al Giappone, è diventata un’area di forte sviluppo del QFD. Si sa di applicazioni del metodo QFD a Taiwan e in Cina. Anche in India si utilizza il metodo QFD, soprattutto per lo sviluppo di prodotti dell’industria automotive e di software.

In Europa è stata l’Italia la prima ad adottare il metodo QFD, anche grazie alla presenza di Akao ad alcune conferenze e seminari tenutesi nel nostro paese. Altre applicazioni vengono riportate in Olanda, Gran Bretagna, Svezia, Austria, Spagna e Turchia. L’Università di Colonia, in Germania, è molto attiva nello studio del QFD.

Veniamo al presente. Dati provenienti dal sito di renting scientifico deepdyve.com, affermano che nel 2013 sono stati scritti più di 100 articoli sul QFD.

Il Quality Function Deployment sta vivendo  una nuova giovinezza. La digitalizzazione, la continua evoluzioni dei servizi internet, la ricerca di prodotti sempre più evoluti, spinge gli utilizzatori del metodo ad adattarlo ai tempi veloci richiesti dal mercato 2.1. La vera sfida per il QFD oggi è costruire qualità nei sistemi I.T. prevedendone i futuri bisogni.

Tratto e rielaborato da:
Davide Maritan (2015) Practical Manual of Quality Function Deployment, Springer, pp.12-15
Ulteriori spunti di bibliografia:
Akao Y (ed) (1990) Quality function deployment (QFD) integrating customer requirements into product design. Productivity Press, Portland.

Cohen L (1995) Quality function deployment. How to make QFD work for you. American Supplier Institute, Dearborn

Akao Y, Mazur G (2003) The leading edge in QFD: past, present and future. Int J Qual Reliab Manag 20(1):20–35

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